Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 30 giugno 2015

Una romantica Millstatter Alpe

Tempo di ferie; tempo di nuove esplorazioni in Carinzia... sempre che il "tempo" ci dia una mano!
Dopo la precedente giornata uggiosa, passata alla ricerca di un po' di sole, tra cascate e diga nella Malta Tal (giusto per rimanere in tema "umido"), finalmente il meteo sembra volgere al bello!
Lasciato il nostro hotel, puntiamo verso Millstatt, sull'omonimo lago e iniziamo a salire verso quella che sarà la nostra meta odierna: la Millstatter Alpe.



Occorrono 15 chilometri per salire alla Schwaiger Hutte, dove possiamo finalmente parcheggiare in un ampio spiazzo. Ci prepariamo e imbocchiamo la sterrata che ci porterà alla Alexander Hutte, tra prati in fiore e coreografiche nuvole che salgono dal fondovalle.




Il posto è davvero incantevole, a picco sul sottostante Milstattersee, che appare e scompare tra la nuvolaglia mattutina. L'Alpinfrut si impossessa subito dell'altalena, mentre noi facciamo foto a destra e sinistra: una grande insegna indica che questo posto è l'inizio del "Sentiero dell'Amore" (Weg der Liebe), di cui avevo letto qualcosa su una piccola guida escursionistica scritta in tedesco. Avrei dovuto fare qualche ricerca sul web in più, per capire meglio di cosa si trattava... lo scoprirò bene solo una volta a casa e di sicuro ci torneremo prima o poi! (Descrizione a fine articolo!)



Lasciamo la Alexander hutte e puntiamo alla prima cima di oggi: il Tscherweger-Nock, salendo con un sentiero che costeggia un recinto dove pascolano un gruppetto di cavalli. Ne raggiungiamo la vetta assieme ad una coppia di escursionisti austriaci che gentilmente ci scatta una foto.







Loro si fermano a pranzare e noi decidiamo di proseguire verso quella croce che intravediamo lungo la successiva dorsale erbosa e che rappresenta la cima dell' Hochpalfennock. Siamo soli quassù, su questa piccola vetta che offre davvero grandi vedute su tutti i lati, nonostante le nuvole ogni tanto ci avvolgano, per poi sparire e lasciarci godere del panorama.






Scegliamo questo posto per pranzare, studiando bene la prossima meta sulla cartina. Ora il sentiero scende verso il Millstatter Torl per poi risalire verso la cima del Kamplnock. L'alpinfrut brontola un po' all'idea di salire di nuovo, ma poi prende il via e parte in quarta, raggiungendo la grande croce di vetta, dove possiamo anche firmare il libro e fare il timbro!





Qui ci godiamo una bella pausa: la vista è sempre bellissima, ora più che mai che le nuvole vanno diradandosi sempre più! Sarebbe bello continuare lungo la dorsale, verso la prossima croce di vetta che si intravede in lontananza, ma per oggi va bene così: Gabriele è stato bravissimo e non possiamo chiedere di più. Scendiamo, facendo sosta alla Millstatter hutte: le birre e i due piatti di Kaisershmarren sono la ciliegina sulla torta per coronare una splendida giornata in una splendida zona!!!



Saranno state le birre, ma imbocchiamo la sterrata sbagliata per il nostro ritorno, che invece di portarci direttamente al punto di partenza ci ricondurrà alla Alexander hutte: ma sarà l'occasione per "cavalcare" il Nock Drache, un drago "sputa acqua" e riposare sulle panche a "due piazze" del "sentiero dell'amore"! Come non innamorarsi di questo posto?





L'escursione lungo il "Weg der Liebe" si sviluppa su un tratto dell'Alpe Adria Trail e corre sulle alpi per quasi 6,5 chilometri con un abbordabile dislivello di 277 metri. Il punto di partenza del sentiero è a quota 1786m. Alla baita Alexanderhutte le coppie appassionate di trekking trovano una parete su cui scrivere con un pennarello la prima risposta ad una serie di domande sull'amore: sette tappe panoramiche e sette panchine a due piazze li accompagneranno fino ai 2063m della meta finale. Ogni panchina custodisce un libro su cui gli innamorati possono raccontarsi imparando così a conoscersi meglio. Nessun segreto rimarrà tale e, una volta in fondo, il Granator li accoglierà portandoli verso il loro futuro.
Il portale ad arco con vista mozzafiato sul lago è uno scrigno al cui interno sono conservate tonnellate di granato. la pietra dal colore rosso scuro è considerata il talismano dell'amore e della passione e viene utilizzata fin dai tempi più antichi per realizzare gioielli tradizionali. Chaiamata anche "goccia del sangue di Cristo", la gemma portafortuna si può trovare facilmente lungo il cammino e, una volta alla meta, può trasformarsi in un vero e proprio pegno d'amore.

(Articolo tratto da: www.ilpiccolo.geolocal.it/tempo-libero/2015/06/19/news/millstatter.....)



2 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Come non innamorarsi di questo posto?

Biel :-)

Nadia l'Alpingirl ha detto...

Anche questo posto merita una accurata visita! Cavalcando tutta la dorsale con le sue tante cimette, fino al Granator, la porta ad arco di pietre! L'abbiamo visto in lontananza...merita una visita da vicino...e soprattutto,devo raccogliere uno di quei sassolini!!! Faremo una "toccata e fuga"!!!
Ciao Luca....portaci Marisa!!!