Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 8 luglio 2008

Piramide Vincent

La sveglia di sabato avrebbe dovuto suonare alle quattro e venti ma il simpatico (per modo di dire) gruppo di milanesi (o dintorni) che infesta il rifugio Mantova inizia la cagnara dei preparativi già alle tre e mezza, senza gran rispetto per gli altri ospiti del rifugio, Pierre e Marcel, i due francesi che dividono la camera con noi si alzano sconsolati (e in silenzio, loro!) e scendono giù per la colazione, mentre noi restiamo ancora un attimo sotto le coperte, anche se l'istinto combattivo dell'Alpinauta d'Alta Quota vorrebbe farmi uscire a dare una strigliata alle oche starnazzanti che affollano il corridoio.
Soprassiedo per pigrizia, e mi godo le coperte fino al suono della sveglia. Nadia non ha dormito molto, e durante la notte avrebbe volentieri spatasciato lo scrivente e i nostri compagni di camera, coccolati tranquillamente dall'abbraccio di Morfeo, rei di dormire tranquillamente, in barba alla quota.



Ci alziamo e iniziamo i preparativi, porto giù lo zaino e il materiale ed entro in sala a ordinare la colazione: sono le cinque e il gregge di pecore continua la sua chiassosa esistenza fuori dal rifugio: chi regolando i ramponi.. così son giusti? (ma non puoi farlo a casa?), chi chiedendo come deve legarsi e cosa deve fare con il cordino... il Machard? o il Prussik? Ma non è la stessa cosa? (...)
La colazione è a dir poco spartana (va ben che siamo a 3400 e rotti, ma per 50 €.. la differenza tra il laip dal purcit e il plàt dal cristian...) ma ci si adatta, discutere non servirebbe a molto. Il gestore mi dice, come ci avevano anticipato i francesi la sera prima, che la Punta Dufour non è praticabile per la presenza di cornici instabili, e quindi l'indomani ci saremmo accontentati della Punta Zumstein.
Usciamo dal rifugio e calziamo i ramponi, ci leghiamo e partiamo. La luce è sufficente e la forntale non si rende necessaria.
Iniziamo a risalire il ghiacciaio del Garstelet e Nadia avverte un pò di nausea, l'aspirina non ha ancora sortito effetto, saliamo con calma e passiamo a ridosso della Capanna Gnifetti abbarbicata su uno sperone roccioso a 3611m.
In quota la neve è abbondante, ma sul ghiacciaio si vedono già i primi crepacci aperti, seppur semisommersi dalla neve. Mano a mano che saliamo le nuvole si rincorrono veloci sul ghiacciaio del Lys, nascondendo a tratti la maestosa parete del Lyskamm e le rocce del Balmenhorn.
Nadia, causa la notte insonne non è al top della condizione, e visto anche l'evolversi del meteo decidiamo di rinunciare a raggiungere la capanna Regina Margherita e ci accontentiamo di salire la Piramide Vincent e di rientrare ad Alagna.
Arriviamo a 4000m e puntiamo alla nostra destra, verso il Colle Vincent, tra la Piramide ed il Balmenhorn.
Risaliamo il crinale sferzati dal vento forte, dietro a noi le cime si nascondono a tratti tra le nuvole che scendono grigie dal Colle del Lys, quando usciamo sulla cresta il vento si fa piu vigoroso e le nuvole ci avvolgono leggere, rendendo l'ambiente spettrale. Raggiungiamo la sommità della Piramide in compagnia di un'altra coppia di ragazzi, che salivano dal versante opposto.
La vista si apre magificamente verso il Lyskamm, il Corno nero e la Punta Parrot, ma le nuvole continuano a rincorrersi sul ghiacciaio per poi tuffarsi verso la Val Sesia.
Scendiamo nuovamente verso il Colle Vincent con il vento che soffia alle nostre spalle. Facciamo ritorno verso il Rifugio Mantova, dove ritroviamo i due francesi di ritorno dalla Margherita, stanchi e delusi per aver dovuto rinunciare alla Dufour.
Ripercorriamo i nostri passi sul ghiacciaio d'Indren, e ci fermiamo un pò sulle lastronate granitiche di Punta Indren prima di ridiscendere al Passo dei Salati.
Un chilometro più in alto c'è la cima della Vincent che scompare tra le nuvole.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Cayo! venire in Piemonte e non passare a salutare il triestino in esilio!!!
Peccato per il tempo, ma avete fatto comunque una bella cima. La foto di nadia con il Liskamm è bellissima, ma quel pirletta che via ha fatto la foto in cima, poteva ben star attento a nopn tagliarvi i piedi. dovevate picozzarlo!!

Anonimo ha detto...

bella avventura ragazzi e belle foto

Anonimo ha detto...

le foto fan venir gola, la piramide vincent è stato il primo e ultimo 4000 che ho fatto. troppa fatica, preferisco i dolci rilievi della carnia e tenermi la gola

Anonimo ha detto...

Come al solito avete colpito!
BRAVI!!!!! Una bella soddisfazione altrochè! e non importa la Dufour....tanto rimane lì per un'altra volta....buona scusa anzi per tornare!
Mandi a ducju

Anonimo ha detto...

Ha ragione Andrea.. mi associo!!!

Marietto

Ciao ragass...