Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

domenica 10 agosto 2008

Sospesi tra sole e canali: Monte Schenone

Dopo i diluvi del giorno prima e la mancata cima (ma non è andata poi così male se lo scopo l'abbiamo raggiunto lo stesso e siamo finiti in prima pagina sul Gazzettino!) sabato mattina, neanche a farci beffe, la giornata si presenta splendida! Un'aria fresca, un limpidissimo cielo e il bellissimo profilo delle nostre montagne ci accompagnano verso la nostra meta odierna: il monte Schenone.
Arrivati a Pietratagliata testiamo così il nuovo ponte, che sarà inaugurato martedì prossimo, e imbocchiamo la strada che sale alla malga Poccet.
Il primo tratto è a fondo naturale e abbastanza dissestato ma poco dopo tocchiamo di nuovo asfalto e, dopo numerosi tornanti, raggiungiamo la malga che gia da 5 anni è stata trasformata in agriturismo.
La gentilissima gestrice, indaffarata a pulire la ghiaia che il forte temporale di ieri sera ha trascinato sulla strada, c'invita a parcheggiare presso l'ingresso del suo locale. Dopo aver scambiato un paio di chiacchiere con lei proseguiamo a piedi alla volta del ricovero Jeluz assieme a Nicholas e ad uno scodinzolante Indy!

La strada sale dolcemente in un curato e fresco bosco e poco dopo raggiungiamo la verde chiara del ricovero Jeluz con bella vista sul misterioso Scinauz.
Proseguiamo e poco dopo imbocchiamo il sentiero 601 che, prima attraverso il bosco e poi su terreno sempre più aperto ma mai faticoso, ci porta a varcare la porticina che separa il Clap Del Jovel dallo Schenone.
Gia da un po' siamo catturati dalla bellissima parete ovest del Montasio e dai vicini Jof Fuart e Nabois e raggiunto questo varco la vista si amplia anche alla Val Dogna.
Il Cimone di fronte a noi ci osserva limpidissimo e a vederlo così oggi sembra proprio prenderci in giro! Lo guardo e mentalmente penso che prima o poi andrò a fargli visita, magari con una giornata come quella di oggi!
Il sentiero ora si sposta sul versante della Val Dogna e prosegue su una cengia che, a giudicare dai molti escrementi e dal vicino belare fa da panoramico giaciglio notturno ad un gruppetto di pecore! Essa si sviluppa prima su ripidissimi verdi poi intagliata nel fianco dello Schenone.
In breve siamo al cospetto della croce di vetta e dalla cima la vista può spaziare tutt'attorno!
Per aver fatto "solo" 500mt di dislivello il panorama è super! Anche Nicholas si sorprende della brevità della nostra gita odierna e deve anche ammettere che è stato un bel sentiero....e se lo dice Nicholas potete crederci!
Pranziamo lentamente godendoci il fresco sole e l'ampio panorama e dopo varie foto c'incamminiamo di nuovo sulla via del ritorno.
Alla m.ga Poccet brindiamo alle ferie con un'abbondante calice di grappa (la gestrice ha usato i calici da prosecco e li ha riempiti!!!) e sorridiamo ai divertenti racconti del giovane malgaro di casera Trattnern e Auernig.
Il pensiero di ben due settimane di ferie in giro per monti e la "sberla" di grappa ci ricaricano di buon umore e con l'augurio che siano tutte giornate di bel sole facciamo ritorno a casa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un altro bel posto dove andare! grazie fruts. Buone ferie.

Anonimo ha detto...

bello e "odoroso di natura " lo schenone. ci son salita da sella bieliga con mio marito e il bambino a fine giugno... na puzza
però molto bella la vista sul ontasio, una delle migliorivisuali su questa montagna