Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

venerdì 29 agosto 2014

Findenig, Lodin

Il cielo si fa sempre più grigio mentre la macchina avanza tra fango e pozze d'acqua, tra i gridolini di Gabriele e i "va planc" di Nadia. Le pioggie del periodo danno un tocco di "Camel Trophy" alla strada che dall'alta val d'Incarojo sale al confine austriaco. Al bivio per la Straniger Alm proseguiamo verso la cresta di confine, mentre strani animali puntellano di colore le verdi praterie : armati di pettine un eterogeneo popolo di raccoglitori fa man bassa di mirtilli.


Inizia a piovigginare, poi la pioggia si trasforma in piccoli chicchi di grandine mentre parcheggiamo. Ci guardiamo in giro ma il rebus del meteo è difficile da risolvere, nuvole, pioggia, grandine, sole, freddo, caldo.
Alla fine ha la meglio un pallido sole e diamo il via alle danze.






Il sentiero inizia calmo, sale tra verdi rilievi che, ricamati di sole e nuvole, riportano alla mente le colline scozzesi.  Le nuvole si rincorrono di continuo andando sopra di noi, e piccole gocce cadono con insistenza.
Iniziamo a salire verso la cresta di confine che ci porta in cima in breve tempo.








Una foto veloce, mentre di fronte a noi il Paularo viene inghiottito da una nube nera, e iniziamo subito la discesa mentre il temporale ormai ci ha raggiunto. Il pensiero di entrambi è per Gabriele "Speriamo non si spaventi". Il temporale romba minaccioso e potente proprio sopra le nostre teste, e invece l'unica preoccupazione del nostro piccolo alpinista è quella di invitare a giocare da noi un suo amichetto!



Scendiamo verso il sentiero delle Farinarie, il temporale ormai volge le sue attenzione su altre lande e qualche sprazzo di sole torna a farci compagnia mentre torniamo alla partenza.

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