Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 12 novembre 2015

Creta di Collina


Negli occhi hanno gli aereoplani
Per volare ad alta quota
Dove si respira l'aria
E la vita non è vuota


E cosi il sole mi sorprende alle spalle tingendo di rosa le prime ore della giornata. 
Doveva essere una pennellata, invece saranno quattro. 
Tuffato nella dimensione "donnavventura" mi ritrovo sulla strada per casera Val di Collina,con un loggione che sussulta di dolore coralmente, per ogni grattatina al fondo dell'auto.
D'altronde è femmina pure lei e ovviamente merita solidarietà.
Per fortuna la strada dura pochi preoccupati sospiri e arriviamo allo spiazzo sotto la casera,  preparativi veloci e chiacchiere tranquille. il cielo sopra di noi si copre con un velo leggero mentre iniziamo a risalire il vallone. 

L'aquila di roccia ci saluta da lontano e ci nega il passaggio ai suoi piedi, poichè il suo sentiero ha perso un tornante, proseguiamo quindi verso il vallone della Plote, deviando per il passaggio della Scaletta che ci porta al cospetto della pala della Creta di Collina.








La croce è un puntino lontano che ci aspetta tranquillo, sorniono. Si fa desiderare. Il cammino per la cima è lungo e sembra non dar mai la soddisfazione di un orizzonte che si apre sotto i piedi.
Alle nostre spalle il mare si infuoca sotto il sole lontamo.
Lontano e vicino allo stesso tempo, come un'onda che prima di infrangersi si allontana, come la cima che più si fa vicina più sembra tenere la distanza. Un'altalena che ci porta finalmente in cima, sospesi sul vuoto precipizio che scende all'Eiskar.




In cima. 
Beato tra le donne, sotto lo sguardo severo e gelido di Madama Chianevate, ammantata d'ermellino, mi godo il panorama silenzioso e maestoso. Un'aria gelida sbrindella il velo di nubi e ci invita a scendere dove l'abbraccio della montagna è più mite.
Scendiamo con calma nella luce calda del pomeriggio, lentamente, godendo di ogni passo. Assaporando una vita che non è vuota.






2 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Anch'io sarei dovuto salire quest'anno ...... (sigh!!!!)

Nadia ha detto...

Dai Luca,noi abbiamo già decido di tornarci il prossimo anno con le fioriture!!