Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

giovedì 31 luglio 2014

Al rifugio Semenza, per la Val Grande

La Val Grande è... grande!
Lunga... infinita! Sarà che l'umidità ci fa grondare di sudore nel bosco, sarà la stanchezza estiva, sarà il chiacchierare, sarà che pensavamo di essere arrivate, invece la forcella è laggiù, ancora lontana, oltre una distesa di neve!



Il prato che la precede è ricoperto di Botton d'Oro e questo ci da la scusa per riprendere fiato, scattare qualche foto e guardarci intorno! Il cielo sopra di noi è un susseguirsi di nuvole e aperture, da dove il sole ogni tanto ci strizza l'occhio e ci fa ben sperare. La Cima Colossere, il monte Caulana, la Cima Val Grande e quella Piccola, circondano come in un abbraccio protettivo la vallata che stiamo risalendo e che ci darà accesso al mondo "carsico" che caratterizza il Monte Cavallo.


Io e Silvia ci guardiamo, sorridiamo, felici per questa giornata assieme e riprendiamo il cammino, chi a bordo nevaio, chi sui verdi, tra cespugli e radici di rododendro, fino alla forcella Val Grande, che ci accoglie con una "rinfrescante" folata di vento!



Una breve visita al sentiero che porta all'affilata cresta del Caulana e poi dietrofront, infilando giacche e guanti, con Diana e Renato che fanno da "apripista" verso il bivacco invernale e il rifugio Semenza, dove il papà di Silvia già pregusta mentalmente birra fresca e gulash fumante!



Un camoscio dall'alto, osserva il nostro avanzare con sguardo annoiato, poi si alza e se ne va, lasciandoci a vagare tra piccoli nevai e rocce, schivando inghiottitoi e campi solcati, fino a raggiungere quello che poco prima appariva come un lontano puntino rosso, il bivacco invernale del Semenza. 






Una foto, quattro chiacchiere con una coppia e poi via, giù dall'altro lato di forcella Lastè, da dove l'altopiano del Cansiglio ci appare lontano, come un isola in un mare verde. Il rifugio Semenza ci accoglie con svolazzanti e colorate bandierine tibetane, pronto a riscaldarci e a rifocillarci: così pretende Renato!



Ubbidiremo, chi con the e fette di torte, chi con gulasch o minestrone d'orzo. Per oggi va bene così, già il meteo è stato clemente. Le piogge previste nel pomeriggio non si faranno vedere, almeno qui. Ci lasceranno far ritorno con calma, raccogliendo per strada i lasciti di qualche maleducato e incivile "escursionista" che ha disseminato gli involucri del proprio pranzo in giro per le rocce, neanche fosse una discarica!




Con l'augurio che se li ritrovi un giorno nel proprio giardino, ritorniamo a "valle", raccogliendo anche lamponi e fragoline di bosco, che sicuramente è un bottino più bello delle immondizie altrui!

4 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Un paio di anni fa ci siam stati ma siamo rimasti a forcella Val Grande, bloccati dalla neve. Cima Val Grande però l'ho fatta :-)!

Nadia ha detto...

Cima Val Grande era in lista,così come Cima Laste,ma a volte la stanchezza prende il sopravvento...poi se il meteo non è granchè e c'è qualcuno che insiste per offrire il pranzo in rifugio...beh,ci si lascia convincere. ;) Ciao Luca.

Unknown ha detto...

proprio vero con questo meteo...ogni alternativa è benvenuta anche se le "liste" non si accorciano.
Dai, pare che bisogna soffrire ancora una settimana e dopo... ;-)
ciao

Nadia ha detto...

Qualcosa si riesce a combinare lo stesso..certo che questo meteo ci mette un bel po' di bastoni tra le gambe quest'anno!!!Speriamo in un solare autunno!!! Ciao Flavio!!!