Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

martedì 29 dicembre 2015

Su e giù per le "Palis d'Arint"

Quel cartello, notato durante un uscita al Cjasut dal Sior quattro anni fa, aveva acceso in me la curiosità...
E non solo la mia, a giudicare dai discorsi sui vari forum montani! 
Curiosità appagata prima dall'amica Barbara, poi dall'amico Sottosopra. E' giunto il momento di appagare pure la mia!!!



La giornata ideale è proprio domenica 27 dicembre: ci sono da smaltire due giorni di pranzi Natalizi e dobbiamo "fuggire" dalla nebbia che incombe sulla pianura!
Con me Silvia e Diana, curiose anche loro di questo "nuovo" percorso, così frequentato ultimamente.
Dopo il ritrovo a Gemona, puntiamo l'auto verso Moggio e risalita la Val Alba, parcheggiamo presso lo spiazzo dove parte la strada per il ricovero Vualt.


Risaliamo la strada per un po' e imbocchiamo un sentiero che si stacca sulla sinistra, convinte che ci porterà in breve al ricovero Vualt. Invece, dopo un po' tende a perdersi nel bosco, ma non disperiamo e con l'aiuto di "Santo Oruxmaps" intercettiamo direttamente il sentiero che porta a forcella Vualt!




Il cartello per le Palis d'Arint ci annuncia che siamo all'inizio del percorso che con una bella cavalcata ci porterà con vari saliscendi fino al monte Vualt: tratti ripidi, prima nel bosco, poi tra erba e mughi, si alterneranno a panoramici traversi, che concederanno tregua a gambe e polmoni e goduria a occhi e psiche! 













Un'ultima forcella ci porta in vista del monte Vualt, dove troviamo il gruppetto di persone che ci precedeva durante la salita. 




Aspettiamo che ci lascino sole in vetta prima di farci un autoscatto con la croce e posizionare un piccolo libretto per le firme, che, speriamo verrà apprezzato da chi arriva su questa piccola ma panoramica cima. Lo lasciamo all'interno di un ometto di sassi, accanto alla croce di vetta e poi proseguiamo verso il vicino Cjasut dal Sior, oggi brulicante di persone. 


Lasciamo che le persone si disperdano un po' e saliamo sul cimotto dietro al ricovero, per bearci ancora un po' del panorama circostante e del calore del sole, oggi davvero incredibile, se penso che siamo ormai a fine anno!!!! 


Ma non ci lamentiamo, quest'anno abbiamo davvero goduto di bellissime giornate e chiudere così il 2015 è davvero un regalo! Scendiamo al Cjasut del Sior ormai deserto: abbiamo ancora un po' di tempo prima di scendere verso il ricovero Vualt, dove ad aspettarci troveremo Luca, Gabriele, mia sorella e mio cognato, fuggiti anche loro dalla pianura nebbiosa! 









Lasceremo il ricovero Vualt tutti assieme, mentre le ombre si allungano e la cresta del Chiavals-Zuc dal Bor si illumina al sole che tramonta.

3 commenti:

montagnesottosopra.blogspot.com ha detto...

Palis d'Arint...... visto che bello ? ormai sappiamo tutto di questo sentiero :-)

Fabrizio ha detto...

Bellissima descrizione e servizio fotografico.

Fabrizio Plesnizer

Nadia ha detto...

@Luca,avremo anche impiegato quattro anni per "conoscere" questo sentiero,ma non ci ha delusi!Bello bello!!!

@Fabrizio,anche tu hai contribuito a "tentarmi" con le tue foto! Poi con una giornata così,potevo lasciarmelo scappare questo percorso?

Un saluto ad entrambi!!!