Nessuna preghiera, nessun credo, rendono l'uomo più devoto quanto la solitudine d'un bosco che stormisce al vento, o la libera vicinanza al cielo sulle vette dei monti
Julius Kugy

lunedì 23 settembre 2019

Sempre un bel Cuel Maior

C'eravamo stati per la prima volta nel 2016, dopo aver già salito le cime vicine.
Ci torniamo tre anni dopo, con calma e tranquillità, come l'altra volta.
Perché su questa cima ci si arriva in meno di un'ora e, nonostante la modesta quota, si gode di un bellissimo panorama! 


La tempesta Vaia ha fatto qualche danno anche qui, ma il percorso è ancora facile e bello, migliorato da recente cartellonistica, che indica le direzioni per le varie località. 
















La cima è stata ripulita un po' dalla boscaglia e il panorama che vi si gode, seduti da una panchina posizionata presso il basamento del cannone, è ancora più ampio. E oggi, si sta di un bene! Il gran caldo estivo è ormai alle porte e da domani le temperature son messe in calo: accenni d'autunno s'intravedono nelle foglie dei faggi, che pian piano iniziano a colorarsi, mentre l'aria è più limpida e fresca. Rilassati sulla panchina, ci godiamo i caldi raggi del sole, lasciando che il tempo scorra lento.






Per il rientro, seguiamo i segnavia che, dalla cima calano giù tra gli alberi, permettendo di fare un piccolo anello attorno ad essa, scendendo poi verso la località Bearzus, tra boschi di faggi e una bella pineta. 







Dall'alto della collina dov'è posto, lo stavolo Maglierie ci osserva silenzioso, mentre noi sogniamo di abitare in un posto così, sospesi tra cielo e prati, circondati dalle nostre adorate montagne! 




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